figura 1
Se VA è un corpo rigido vincolato a ruotare attorno all'asse V, sappiamo che la forza F produce una rotazione antioraria che dipende dalla forza applicata e dal suo braccio, cioè dalla distanza fra la retta su cui giace la forza e l'asse di rotazione: questa grandezza che tiene conto sia della forza che del braccio si chiama momento della forza.
Quindi: M(a) = F*VA
figura 2
Se al medesimo corpo rigido vincolato a ruotare attorno all'asse V, applichiamo la forza F orientata in questo modo, vediamo che
non avviene alcuna rotazione, infatti il braccio della forza F è zero, poiché la distanza fra la retta su cui giace la forza e l'asse di rotazione vale zero,
Quindi: M(a) = F*b = 0
figura 3
Se adesso al medesimo corpo rigido vincolato a ruotare attorno all'asse
V, applichiamo la forza
F orientata in questo modo, siamo tutti disposti a affermare che ci sarà una rotazione antioraria provocata da un momento di intensità inferiore al momento della figura 1.
figura 4
Allora potremmo procedere in questo modo: scomponiamo F nelle due componenti lungo la direzione del corpo rigido e in direzione ad esso perpendicolare: La parte della forza f che produce
rotazione è solo la componente perpendicolare e non quella parallela.
Questa forza produce ancora meno momento....
... questa invece ne produce di più perché ha una maggiore componente perpendicolare al braccio